La storia dell’impresa di dragaggi e opere marittime della famiglia Boscolo Cucco di Chioggia inizia nella laguna veneta, intorno al 1870, con un burchio di 25 metri – unità in legno usata in passato per i trasporti fluviali e sotto costa – adibito al trasporto misto di prodotti agricoli, sabbia, mattoni e macerie. A quei tempi, i mestieri di terra e di acqua procedevano l’uno accanto all’altro e fino agli anni quaranta del Novecento, i trasportatori erano spesso pagati in natura, con servizi e prodotti dei loro stessi clienti. Verso il 1900 Eugenio Cucco riceve in eredità dal padre il burchio e, accanto all’attività di trasporto misto, avvia l’attività di sabbionante, cioè di trasporto di sabbia, ghiaia e altro materiale inerte impiegato nell’edilizia e nella realizzazione delle infrastrutture. Durante la guerra del 1915/18 l’imbarcazione, armata con una mitragliatrice, viene trasformata in un battello da difesa che opera alla foce del Piave.

Gino Cucco, figlio di Eugenio, prosegue l’attività del padre incrementando la flotta con l’acquisto di un topo, tipica barca veneta da trasporto lagunare e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, consolida nel proprio territorio la sua professionalità con la costante innovazione tecnologica della flotta, affermandosi come leader nel settore dei lavori marittimi e fluviali lungo la costa adriatica.

Nel 1972 nasce la cooperativa La Dragaggi.

Nel 1985 Gino Cucco scompare improvvisamente in un incidente e gli succede il figlio Luciano Cucco, che fin da giovanissimo aveva sviluppato una grande passione per l’attività di famiglia e per le barche. Luciano comincia la sua esperienza di marittimo con l’imbarco su un burchio che operava nei vivai di mitili in laguna tra Chioggia e Pellestrina. Nel 1966 lavora alle opere di ripristino degli argini distrutti dalla terribile alluvione che investì il Polesine. Successivamente, nel 1967, per circa due anni gli viene affidato il comando di un “mototopo” con qualifica di “paron di mare”. Con la barca trasporta i materiali di demolizione alla discarica, in ambito del progetto di nuova costruzione della sede della Cassa di Risparmio di Venezia. Il progetto dell’opera vede la firma del noto Arh. Nervi, vero ed unico fiore all’occhiello di architettura avveniristica. Fra le varie novità il posizionamento del caveau due piani sotto il livello del mare.

Alla guida dell’azienda, nel dicembre 1985 firma il contratto per la costruzione della modernissima draga “Gino Cucco” e trasforma la cooperativa di famiglia nella società La Dragaggi, che diventa presto una delle più importanti aziende nazionali nel settore dei dragaggi e che oggi vanta una flotta considerevole: la draga autocaricante – refluente “Gino Cucco”, di 1.100 tonnellate di stazza lorda; la split-barge con escavatore idraulico “Giuseppe Cucco”, di 500 tonnellate; la motonave con escavatore a fune “Claudio Cucco”, di 500 tonnellate; il pontone “Dragonda”, di 280 tonnellate; il pontone modulare “La Dragaggi”, di 100 tonnellate; un motoscafo e un’imbarcazione di appoggio per operazioni di rilievo e misurazione.

Passione ed entusiasmo portano Luciano ad impegnarsi anche nella promozione e nella valorizzazione della cultura marinaresca tradizionale: finanzia, nel 2000 e nel 2004, una borsa di studio all’Istituto d’Arte di Venezia. Nel 2000 viene nominato Console delle Romagne nel Veneto dall’Associazione Mariegola delle Romagne, che raggruppa le barche storiche da lavoro, armate con vela al terzo, nell’ambito di un programma di valorizzazione storica dei rapporti che legano i comuni della costa romagnola e, in particolare, Cervia con la Città di Chioggia; in tale contesto promuove insieme all’amico Paolo Puzzarini, la storica “Rotta del sale” che a luglio di ogni anno ripercorre il tragitto Cervia – Chioggia con barche tradizionali armate con vele al terzo (topo).

Luciano Cucco nel 2002 è premiato dal Comune di Chioggia come professionista e messaggero dell’arte marinaresca italiana e nel 2003 è insignito del titolo di Cavaliere di San Marco.

Per far conoscere oltre oceano la nostra tradizione marinaresca e le nostre straordinarie vele dipinte, finanzia nel 2003 il recupero del bragozzo “Teresina” e l’omonimo progetto alle celebrazioni del Columbus Day a New York l’8 e 9 ottobre 2006 e per questo riceve la nomina di Vice Director-Northern Italy – International Columbia Association.

Nel 2004 sostiene le attività di archeologia navale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; nell’estate del 2006 sostiene un complesso intervento di recupero filologico, salvando dalla distruzione una gondola poi donata all’Associazione Remiera Clodiense.

Il 2007 gli riserva altri traguardi, la nomina a membro del Consiglio Direttivo di ILICA (Italian Language Inter-Cultural Alliance) e, non da meno, il meritato successo in occasione della manifestazione della Rotta del Sale abbinata ai festeggiamenti del bicentenario di Garibaldi a ricordo dei tragici eventi con i pescatori chioggiotti nel 1849. Nel corso della XII edizione “Premio Internazionale della Bontà” svoltasi a Catania il 21-23 dicembre 2007, Luciano Boscolo Cucco riceve un riconoscimento speciale “Come persona distintasi per l’impegno solidale”.

Nel 2008, vuole riconoscere la sua amicizia nei confronti di un caro amico scomparso, donando al Museo del Sale di Cervia un’opera votiva raffigurante la Madonna del Fuoco di Forlì, protettrice dei salinari. Il suo impegno per l’anno 2008, lo vede inoltre in prima linea nella sponsorizzazione del I Convegno Nazionale di Archeologia Storia, Etnologia Navale in programma al Museo della Marineria di Cesenatico il 4 e 5 aprile.

Per l’8^ Edizione del Circuito Internazionale Vela Latina a Saint Tropez, con il progetto “Due mari una cultura” ideato in collaborazione con Giovanni Lucchi e Pino Fuggiano, è protagonista di questo evento che vede pure in primo piano il bragozzo, imbarcazione tipica chioggiotta, lo stesso che sfilò al Columbus Day del 2006. La delegazione italiana, composta anche dalla Provincia di Venezia, il Comune di Chioggia e il Comune di Bellaria Igea Marina, raccoglie risultati importanti, attraverso il gemellaggio tra le due città, come l’apertura di una vetrina di primo piano per storia e cultura del proprio territorio, il consolidamento dei rapporti con la capitale della Costa Azzurra e la creazione delle premesse per riportare in laguna il Circuito della Vela Latina, ponendo le basi per la partecipazione alla successiva edizione del 2009. Presenti alla manifestazione gli uomini della Remiera Clodiense con gli attori del “Piccolo Teatro Città di Chioggia”, che portano una ventata di colore ed allegria in terra francese rappresentando le famose “Baruffe”, mentre all’esterno del teatro una nutrito numero di presenti ed invitati degusta un caratteristico fritto di pesce del nostro mare Adriatico.

Luciano Boscolo Cucco, infaticabile mecenate di manifestazioni ed eventi di carattere culturale, nel mese di agosto del 2008 mette a disposizione la sua collezione privata di “Tolèle” ex voto del mare, in mostra al Museo del Sale di Cervia e successivamente esposta a Marina di Ravenna.

Nei suoi sogni c’è anche il grande desiderio di onorare le vittime dell’11 settembre 2001. Nel mese di gennaio del 2008, durante una visita a Burano, in compagnia dei suoi amici e collaboratori Giovanni e Pino, si definiscono le prime idee sul nuovo progetto: “la traslazione delle sante reliquie di Santa Barbara a New York”. Progetto ambizioso e proprio per questo difficile da realizzare, ma grazie alla tenacia e alla collaborazione dei suoi amici che con Luciano condividono la stessa passione e gli stessi sogni, anche questo sogno diventa realtà. Nell’attentato alla Torri gemelle del World Trade Center, come è noto, persero la vita 343 vigili del fuoco. Dopo il tragico evento un gruppo di amici veneti, tra cui Luciano, si prodigano in una onorevole campagna di solidarietà nei confronti degli orfani dei vigili del fuoco, gesto che continua il suo percorso celebrativo fin dal 2002 e che consolida sempre di più il rapporto di amicizia con gli uomini del Fire Department di New York.

A distanza di sette anni si vuole ricordare, attraverso le spoglie di Santa Barbara, tutte le vittime dell’attentato, occasione questa non solo rivolta al ricordo, bensì valenza di interscambio culturale. La delegazione italiana è costituita dal presidente Luciano Boscolo Cucco e dai suoi collaboratori, ad accompagnare le spoglie Mon. Orlando Barbaro, vicario episcopale della Curia di Venezia, don G. Costantini prefetto reliquie dei santi, Mauro Boscolo Bisto presidente del Consiglio Provinciale di Venezia. Sin dall’arrivo in aeroporto a New York, ad attendere le spoglie e la delegazione, c’è una rappresentanza del FDNY nella persona del Chief(ret) D.Nigro, del presidente Columbia Association FD, Buddy Santangelo e da Michele Siracusano vice presidente ILICA.

Durante la permanenza nella città newiorkese le spoglie con la delegazione partecipano ai numerosi appuntamenti in programma, il primo presso la comunità di Ossining dove Mons. Hilary Franco riceve la teca, per poi seguirla per tutto l’intero programma delle funzioni presso la cattedrale di St. Patrick’s, Ground Zero e St. Peters. Oltre alle cerimonie religiose, tutte partecipate da numerosi italo-americani con nutrite delegazioni di pompieri, quella svoltasi a Ground Zero con la partecipazione del Nunzio Apostolico della Santa Sede Mon. C. Migliori, del Console Generale F. Talò, dei Com.ti FDNY S. Cassano e D. Nigro, dell’Hon. N. Scoppetta, Mons. H. Franco, V. Tummino, il vice presidente ILICA M. Siracusano, con il picchetto ella Marina Militare Italiana, la delegazione ANMI di N.Y. e N.J.; difronte ad un nutrito pubblico, durante la deposizione della corona di fiori ed il minuto di silenzio, la commozione è grande e coinvolge tutti. Altro momento di commemorazione il pomeriggio presso la sede del Quartier Generale del FDNY; con il ringraziamento da parte del Com.te S. Cassano al Comitato Santa Barbara, descrivendo Luciano Boscolo Cucco come ideatore della missione di pace a New York.

La Provincia con il Comune di Padova gli conferiscono poi due riconoscimenti speciali in ambito di una sobria e partecipata cerimonia di presentazione di un libro, mentre la Prof. Giusy Morelli, presidente del LAPS (Libera Associazione Autori e Poeti), riconosce a Luciano Cucco il premio speciale alla cultura.

Con la IX edizione delle Voiles Latine a Saint Tropez si apre l’attività culturale 2009 in terra transalpina. Sulla scia del successo ottenuto l’anno precedente, in questa edizione la tradizione storica, la musica, i sapori e la marineria di Chioggia sono rappresentati attraverso un progetto di valorizzazione del territorio: la partecipazione di una gondola, dei cantori e lo stand della sagra del pesce. Ricco carnét di partecipazione promosso insieme al Comune di Chioggia, Le Ville Venete e Castelli e naturalmente da La Dragaggi di Marghera.

Dopo il tremendo disastro che ha colpito l’Aquila con parte del territorio abruzzese, promuove il recupero e restauro di una statua di Madonna, successivamente ribattezzata Madonna della Speranza e donata al Comando Generale della Guardia di Finanza a Coppito.

Durante la prima edizione di MAINE – Festival del Mare – a La Spezia, il presidente Franco Remagnino consegna il premio UNIVET di mecenate del mare a Luciano Cucco.

Il 2 agosto 2009, presso la sede della ASPO di Chioggia, per il suo costante, generoso e coraggioso impegno per la salvaguardia delle tradizioni della marineria e per la cultura in generale in campo territoriale, nazionale ed internazionale, gli viene consegnato un prestigioso premio, il “Barbotin d’oro”. Nell’ottobre del 2009 viene insignito “Uomo dell’anno ILICA” durante una serata di gala. Per la sua attività di “ambasciatore” della città di Chioggia, nel 2021 gli viene attribuito il titolo di “Cittadino Benemerito” da parte del Sindaco di Chioggia, l’Arch. Alessandro Ferro.

Il suo spirito di mecenate del mare lo rende protagonista di numerosi eventi ed iniziative, ponendolo tra i più attenti sostenitori a 360 gradi della salvaguardia delle risorse storico-etnografiche e della cultura in generale. Luciano, spesso, ama far dono ad Autorità, Ospiti, Personaggi ed Interlocutori di modelli in scala di Bragozzo, tipica imbarcazione chioggiotta.